Fip, cosa ci offri? Aumenti costi, corsi anti meritrocratici, insicurezza di carriera.

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Sono stato spesso, e lo sono  di più d recente, critico verso la nostra federazione.

Sono critico perché ritengo sia un movimento che compie mosse suicide, che abbia il complesso di superiorità, che si atteggi e che ne fatti offra poco.

Della formazione, sfera importante e determinante, ho già accennato: costosa economicamente ed in termini di tempo speso, non si capisce bene il motivo per cui debba essere organizzata lontano da casa, per periodi lunghi che mettono in difficoltà singoli e famiglie, perché mai poi sembrino corsi per diventare marines con ritmi insostenibili ed inutili, perché uno debba formarsi essendo giocatore, come se in medicina si vivisezionassero i laureandi parlando di anatomia.

Un disabile, quindi non può allenare, secondo fip, visto che non può partecipare ai corsi facend oil giocatore per gli altri corsisti. Uno di 50 anni che corre sul campo dal mattino al pomeriggio con uno di 24 anni al fianco…si creano paradossi: persone di 25, massimo 30 anni con tessere nazionali e zero stagioni allenate, gente che allena da 20 anni, con profitto per se e giocatori, con tessere di categorie inferiori perché intanto, colpevole di aver messo su famiglia e trovato un lavoro stabile che non gli consente ferie a fantasia.

Conflitti di interessi

Formatori cattivissimi che devono arbitrariamente decidere di abilitare o meno chi poi allenerebbe nella categoria dove lavorano. Ci sono giocatori od ex giocatori dei formatori che sono nel frattempo anche allenatori: evidentemente facilitati in maniera palese. Giocatori con presenze in nazionale che, in barba al mantra fip “sapere, saper fare, saper far fare”  semplicemente sono già abilitati a tutte le categorie, salvo un esame per essere allenatori nazionali.

Ora riforme campionati, riforme qualifiche allenatori, tasse, parametri da pagare per tesserare giocatori nelle varie categorie, ovviamente aumentati.

Aumenti

In sole 3 stagioni il rinnovo tessere, a parità di qualifica è aumentato del 37,5%. Da 40 a 55 euro, + 15 euro a parità di servizio offerto ossia niente visto che FIP non consegna materiale né tessera fisica ma solo virtuale.

Un costo ingiustificato visto va pagato a parte il tesseramento gare, che non c’è un sostegno in caso di controversie con la società che ti ha tesserato sebbene il tesseramento gare sia comunque registrato in ambito FIP.
Ovvio che la federazione debba pure mantenersi, servizi vari, essenziali, ma questa quota a che porta, cosa assicura?

 

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