Attacco alla difesa a zona 2-3

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Attaccando la difesa a zona, al di là dello schieramento, occorre tenere presenti concetti generali ma fondamentali, aspetti da NON trascurare al di là  dello schema di gioco che si è scelto di perseguire..

Non sono rare infatti piccole variazioni dello schieramento avversario tali da mettere in crisi il nostro attacco e da “cementare” i nostri giocatori rendendo il gioco d’attacco piuttosto statico e quindi poco redditizio, non in grado di offrire tiri aperti.

Alcuni consigli rapidi quindi:

  • Pur essendo, quella a zona, una difesa piuttosto chiusa, non va mai trascurato l’attacco in penetrazione “penetro e scarico”. La penetrazione fra due difensori li costringerà, a patto che stiano difendendo bene, a stringere per chiudere la penetrazione stessa. Questo fatto ci porterà ad avere una possibilità di facile scarico verso gli altri attaccanti se questi saranno disposti in campo con la giusta spaziatura. Se la difesa invece non dovesse reagire alla penetrazione forte fra i due difensori va valutata la lettura di gioco tale da permettere un arresto e tiro senza cercare ulteriore traffico proseguendo la penetrazione fino al ferro: è piuttosto poco credibile, inoltre, che una buona difesa a zona conceda tale tipo di penetrazione.
  • Finte ti passaggio: fin troppo trascurate, tengono impegnata la difesa avversaria, specie se parecchio reattiva e se ripetute portano in maniera piuttosto stupefacente a stancare e far perdere l’attimo di intervento al difensore. Micidiali se usate dopo uno/due ribaltamenti di lato di attacco in quanto la difesa si aspetta un determinato movimento che, non avvenendo, crea secondi di disagio.
  • Finte di tiro: quasi superfluo ricordate quanto, mantenere l’iniziativa in attacco, tenga sotto pressione la difesa. una costante minaccia (piedi e sguardo verso canestro) terrà la difesa in apprensione consentendo di cogliere l’opportunità per iniziare lo squilibrio della difesa (serie di passaggi) o per capitalizzare un vantaggio già ottenuto
  • Spaziatura: occupare bene il campo, rimanere larghi al fine di costringere i difensori ad una scelta di marcatura che non consente, comodamente, di controllare due attaccanti.
  • Palla in angolo: con ogni difesa a zona, posizionare (inteso come far giungere, non come posizionare staticamente) un giocatore in un angolo del campo costringerà i difensori ad uscire per coprire il tiro. Questo darà luogo ad uno stiramento della difesa a zona, ad un extra-movimento della difesa che si sbilancerà quantomeno da un lato (sul quale, nel caso, si potrebbe essere verificato un soprannumero).
  • Mani pronte, piedi diretti a canestro, gambe cariche: la corretta posizione della mani, pronte a ricevere e tirare o partire in palleggio, la posizione dei piedi costantemente rivolti a canestro e delle gambe “cariche” leggermente flesse consentirà di essere in generale pronti a capitalizzare il vantaggio di tempo e spazio sulla difesa a zona.

 

attacco zona 2-3 (1)

 Lo schieramento iniziale prevede un playmaker e due guardie che agiscono con blocchi di contenimento sulla prima linea difensiva al fine di concedere ad 1 una penetrazione verso il fondo (non diretto a canestro). 1 Avrà quindi l’immediata possibilità di un arresto e tiro .

Va notata la posizione, importantissima di 2 e 3 che giocano con blocchi di contenimento e che occupano lo spazio fra le due linee di difesa (figura successiva). Le due guardie, posizionate più larghe rispetto alla posizione dei gomiti del campo, giocano “dietro la testa” dei difensori per costringerli ad una scelta: seguirli oppure occuparsi del playmaker.

3 (Caso opposto con 2) finisce in angolo opposto al lato di penetrazione di 1, dopo un taglio, anche lento al fine di impegnare e preoccupare la difesa.

1 può, in alternativa, attaccare forte in penetrazione nello spazio intermedio fra i due difensori della prima linea, impegnati, appunto, nel controllare 2 e 3 : possibilità di arresto e tiro.

 

attacco zona 2-3 (2)Dopo la penetrazione di 1, durante il taglio di 3 (fino in angolo opposto), 2 occupa lo spazio fra le due linee di difesa che sono tenute distanti dalla presenza, in post basso, di 4 e 5.
2 può ricevere da 1 sul lato opposto e tirare direttamente a canestro.

Dopo qualche ripetizione di questo movimento è probabile che il difensore centrale della seconda linea di difesa esca a coprire questo tiro: nel caso sarà possibile servire 5 sul fondo. (probabile passaggio battuto a terra vista la propensione della zona di difendere con braccia alte)

Se non si realizza il tiro diretto di 2, questo riesce in posizione di esterno/ala mentre 4 sale fuori dalla linea dei 3 punti per poter agevolmente ribaltare il gioco ricevendo da 1

attacco zona 2-3 (3)Il ribaltamento viene quindi operato da 4 per 2 che manda la palla in angolo per 3: A questo punto la difesa è costretta via via ad adeguare la sua pozione per inseguire la palla : 5 opera taglia fuori offensivi per offrire sempre una buona linea di passaggio ai propri compagni.

Con la palla a 3 in angolo otteniamo in soprannumero su lato sinistro del campo. E’ importante che 5 pendoli in posizione di post basso senza mai salire verso la linea del tiro libero così da costringere le due linee difensive a rimanere separate e quindi a concedere spazio per un inserimento della guardia dal lato debole.

Con 3 pronto al tiro in angolo 5 deve eseguire taglia fuori offensivo sul difensore centrale della zona: avrà quindi la possibilità di ricevere un passaggio battuto a terra da 3 e giocare 1c1 oppure servire (passaggio due mani sopra testa, in posizione diagonale opposta, su lato debole di difesa, 1 che avrebbe a disposizione un tiro aperto.

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