Dexedrina – Da Dispacci, di Herr

No Comments

Inspirare

C’era una carta del Vietnam sul muro del mio appartamento di Saigon e certe notti che tornavo tardi in città mi buttavo sul letto e stavo a guardarla, così stanco da non riuscire a far niente di più che togliermi gli stivali. Quella carta era una meraviglia, specialmente adesso che non corrispondeva più alla realtà.

Intanto, era molto vecchia. L’aveva lasciata lì anni prima un altro inquilino, probabilmente un francese, dato che era stata fatta a Parigi. Anni e anni di caldo umido a Saigon avevano deformato la carta nella cornice, e avevano lasciato una patina sui paesi che raffigurava. Il Vietnam era suddiviso negli antichi territori di Tonchino, Annan e Cocincina, e a ovest, oltre il Laos e la Cambogia, stava il Siam, un regno. È vecchia, dicevo a chi veniva a trovarmi, è una carta molto, molto vecchia.

Se la terra morta potesse ritornare e perseguitarci come fanno i defunti, avrebbero potuto scrivere ATTUALE sulla mia carta e bruciare quelle che si usavano nel 64, ma, state tranquilli, non sarebbe successo niente del genere. Continua a leggere….

Rieccomi

No Comments

Ho letto molto, scritto altro, lavorato, perso un campionato di basket per soli 2 punti, sudato fatica vera su appunti che non so mai se prenderanno vita.

Insomma rieccomi se qualcuno si fosse mai chiesto che fine avessi fatto e dai contatori visite vedo che si, qualcuno ogni tanto vien qui, legge oppure accede alla home e poi va via: sogno sia perché con tristezza lo faccia dopo aver verificato che non c’è niente di nuovo, che lo faccia con frustrazione perché, invece, avrebbe voluto leggere qualcosa. Oppure oh, ci sta pure che entri ed esca pensando: no, no nera qui che sarei voluto essere.

Tipo adesso ci sono 5 visitatori on line: chi siano, da dove leggano non è importante: è la sensazione di aver seminato qualcosa che mi riempie.

Fa caldo, rimando tutto, figuriamoci la scrittura. Ho ancora serate giù al campo da basket, le bambine che escono presto da scuola, il pranzo da preparare, il jazz da ascoltare. In tutto questo sono costretto al lavoro.
Non aggiungerò né foto né tag perché appunto rimando tutto, perché fa caldo, perché m’è rimasto pesante il pranzo indiano.

Svuotati – una notte di ottobre 2013, il 2

No Comments

ricordi

 

Ci sono sensazioni ed oggetti nei quali ci si può rifugiare, pensandoci, specie in certe sere, tipo ieri.

Ci sono serate in cui sentirsi svuotati e delusi sembra un irrinunciabile dovere e  così anche le sensazioni sul fondo dell’ amarcord vanno sparendo, e lo fanno a braccetto con la convinzione di averle davvero capite, assorbite oppure addirittura vissute. Continua a leggere….

To travel

No Comments

Rifugiamoci in India, in certi ashram, discutiamo di religione con la gente che incontreremo al tempio, facciamoci spiegare come funziona la posta dei piccioni di New Delhi , impelaghiamoci in complesse discussioni al tempo Giainista in quei giorni quando non vorrebbero che tu entrassi con me per via del ciclo mestruale.
Prendiamoci tempo per parlare con i monaci seduti fuori dalle mura della vecchia capitale Thailandese di Ayuttaya, rifiatiamo mangiando un panino sotto l’albero che integra da chissà quanti anni la testa di pietra di un Buddha.

Avrai gli occhi grandi quando allontanandoti dalle strutture in pietra del tempio nella natura di Angkor Wat in Cambogia scoprirai essere invece un Buddha sdraiato, dormiente, molto simile a quello del palazzo reale di Bangkok sotto i cui piedi riderai forte come una bambina, senza motivo.

Cielo rosso

No Comments

Daly waters, pic from Tripadvisor

C’è uno scirocco caldo e secco.

L’ho sentito stamattina uscendo di casa: non possono esserci 18 gradi in una metà mattina di marzo.

Ho sentito la sabbia nei miei pochi capelli, alzato lo sguardo e visto un cielo arrossato che mi parevano le gote d’ un bambinetto.Ho camminato lento guardando in su, pensando che lo scirocco soffia di 3 giorni in 3 giorni e che raramente soffia un giorno solo,che quando lo fa ti lascia a pensare che stia succedendo o che stia per succedere qualcosa di poco naturale.

Nasce secco, accumula umidità lungo il percorso, nel Mediterraneo, porta piogge dense di sabbia: si arricchisce durante il cammino, come un viaggiatore. Continua a leggere….

Articoli più vecchi


free counters