Tempus fugit, amor manet

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Noi 3

Stamattina facevo il fumo dal naso respirando.

Lungo la piccola strada troviamo gli alberi umidi, con la corteggia inverdita dal muschio sul lato della strada dalla quale evidentemente prendono poco sole; c’è un albero cavo, ha un buco perfetto e tondo dove crediamo davvero sia nascosto ora un cane, ora un gatto ma mai un picchio come invece la mia mente di vecchio bambino, scontata, arrugginita si aspetterebbe.

Il gatto intanto, incontrato davvero, lo abbiamo visto scappare poco prima sull’erba imbiancata da rugiada e gelo.

Beatrice  si è fatta togliere la giacca appena fuori dalla porta del corridoio delle classi, poi mi ha baciato sulla guancia e mi ha abbracciato stretto sorridendo sorniona. Matilde allora è tornata indietro pochi passi per far finta di rubarmi il naso così che poi, le ho ricordato, me lo avrebbe dovuto restituire oggi pomeriggio, tornando. Continua a leggere….

Ucraina, Palestina: papà ma tu lo sapevi?

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Ci chiediamo spesso cosa dicessero o facessero i tedeschi civili, intesi come non militari ma anche come umani, civilizzati nei modi, durante la secondo guerra mondiale, nel mezzo dell’olocausto.
Chiunque si è chiesto cosa dicessero i civili dei paesi coinvolti in quell’orrore e quelli non coinvolti, cosa dicessero o facessero quando si seppe dei lager, con chiarezza, sebbene in città la deportazione era stata vista, denunciata, appoggiata, combattuta da pochi così che non si potesse dire di non sapere.

Ecco, ma noi oggi che di certo sapiamo meglio tutto anche sulla scorta di quegli orrori, cosa stiamo dicendo, cosa stiamo facendo ?
Da 2 anni la Russia ha invaso l’Ucraina, da settimane Israele ha invaso la striscia di Gaza. Continua a leggere….

Sassi in regalo

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Beatrice mi regala i sassi più belli od almeno quelli che per lei lo sono.

Li tengo in tasca gelosamente, ritrovandoli poi quando metto a lavare i pantaloni, quando cerco le chiavi dell’auto nelle tasche, dove poso il ferma soldi alla sera, sulla mensola. Li conservo, glieli mostro orgoglioso e lei mi sorride: mi piace dimostrarle di averla intesa, di averle dato importanza e conservato quanto di importante per lei.

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Salzkammergut – laghi cristallini, paesaggi benefici

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Obertraun – lago

 

Obetraun – lago e spiaggia

 

Strobl – la casa in affitto

 

Lungo le statali 154 e 158 c’è da guidare lenti per poter scegliere dove fermarsi a fotografare, gustare piccoli paesi, pittoreschi scorci, una breve escursione.

La calma delle sponde, le aree picnic ed i colori del lago suggeriscono continuamente una sosta, brezen in mano, per respirare. Curve dolci accompagnano i motociclisti nei percorsi che in parte furono i miei anni indietro, che in larga parte, invece, appunto mentalmente per un futuro che non conosco ancora a livello di viaggi possibili, viaggi che immagino però con le bambine in sella con me.
” Vi vuoi venire in moto con papà?” “No”
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Agosto: il coraggio di non fare, viaggiare.

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Patrick Leigh Fermor – tempo di regali

E’ agosto, è il tempo dei viaggio per gli Italiani.

Io lavoro, sono tornato dalla fresca ed organizzata Austria.

Penso che ho voglia di leggere, di scrivere, di ascoltare la musica, di ascoltare preghiere in musica, di quella canzoni con una formula complessa, quelle preghiere laiche tipo “ovunque proteggi“, di Capossela.

La bellezza e la complicazione di quei versi mi riporta indietro, mi riporta alla narrativa di viaggio, appunto, della quale tanto parla lui, sebbene non in quella canzone, la quale mi ha tanto formato, che mi ha spinto molto a fare, dire, leggere, andare. Continua a leggere….

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