TOP 5 dei propositi per le ferie estive: dalle bozze del 2018

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  1. Giocare tanto a flipper
  2. Guardare con più attenzione i cd nei cestoni delle offerte dell’autogrill.
  3. Rileggere con più attenzione le pore della percezione di Aldus Auxlei
  4. Andare nei pochi bar e bei ristoranti rimasti aperti ad agosto a Roma per sostenerli e fargli capire che non hanno sbagliato.
  5. Andare spesso in edicola.

Fuori classifica: passare ferragosto al palo della morte.

Buoni propositi per il nuovo anno

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Una top five, sgangherata, ovvia, di buoni propositi per il 2023.

Tu pensa che li avevo appuntati nel 2021 e quindi erano 2022 ma appunto come ogni buon proposito è rimasto calcificato, sommerso: eppure erano semplici, da uomo della strada.
Miravo in basso, non sono andato a segno, non è  proprio partito il colpo.

 

  1. Imparare a fare i biscotti
  2. Capire funziona il balsamo, come usarlo e riuscirci per quel che posso con i miei pochi capelli.
  3. Non confondermi fra martedì e giovedì, detti in inglese
  4. Studiare gli effetti dell’abuso di orzo solubile
  5. Imparare a lavorare un po il legno. Non fosse altro che per l’odore
  6. Capire il cricket (come sesto proposito delle top five, come riserva)

Avrei un ulteriore proposito ma è complesso: scrivere un compendio circa la qualità del prosciutto cotto.

Top five! Le 5 cose che mi mancano di più durante l’isolamento

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Breve, veloce, senza troppo testo o spiegazione, anche se poi la classifica è vera ma nasconde tante altre cose, persone, situazioni che siccome sono un tipo molto duro e sulle sue non voglio scrivere qui.

  1. Bere una birra al bancone della “mia” birreria quando è notte, gli allenamenti o la partita sono finiti ed io fisso le bottiglie sullo scaffale senza dire niente. Ecco, in quel caso sono molto me stesso.
  2. I giri in moto sulle montagne, quelli in motorino in città anche per andare al lavoro facendo le curve “a mestiere” quando trovo quell’asfalto appena rifatto anche se la gente dice che il sindaco non fa fare manutenzione stradale, i giri in Vespa con l’aria profumata della mattina quando Roma s’è appena svegliata.
  3. Cenare fuori.
  4. Le chiacchiere dal barbiere e dal gommista.
  5. Mettermi la cravatta

Top five: le 5 migliori frasi per commentare ogni post di Facebook.

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Foto by  https://www.huffpost.com

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Immancabili, irrinunciabili, risolutive, definitive.

Provateci, vedrete che ho ragione. Con queste 5 risposte potete passare le giornate su Facebook (ormai ha raggiunte derive umane mai raggiunte prima di ora).
5 brevi frasi per dirimere ogni dubbio, discussione, 5 frasi per risolvere tutto, terminare querelle, educare le bestie degradate.

  1. Ma ‘n ce rompe er cazzo!
    Frase da usare per i grandi filosofi, i consigli di vita sempre forniti da chi in vita sua è arrivato massimo al bar all’angolo e simili casi tipo consigli su caldo, dieta ecc. Usabile anche per foto di mare e cruscotti con indicazione della temperatura, “aperitime”, “buongiorno mondo”, foto di pizza o pasta, foto di gatti e tanto altro.
  2. Ma li mortacci tua!
    Frase da usare per ipocrisie varie, per banderuole di politica ed opinione.
  3. Sei una mignotta
    Una frase che lascia intendere il caso d’uso: frasi poetiche abbinate a culi e tette, gente che si crede bella ed invece si rende ridicola), gente che fa mostra di sé fingendosi pudica o “felicemente sposata”
  4. E sti cazzi? (sottinteso, non ce li metti?)
    Da usare sotto post nei quali la gente che si tagga in ospedale per attirare l’attenzione, gente che pubblica aggiornamenti inutili.
  5. Perché non te ne vai a lavorare?
    Frase chirurgica da riservare a tutti quelli che ci riservano i migliori consigli per essere felici, non pensare a cosa negative come bollette da pagare, mutuo o lavoro. Guarda tu il caso: sta gente non lavora, è figlia di professionisti e sta li a dirci come si vive scrivendoci da ogn angolo del mondo dove è andato in vacanza con i soldi di mamma e papà.

 

Top 5! Cose che mi piacerebbe scrivere (ora)

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Virginiana Miller, la verità sul tennis

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Veloce veloce, tanto per risvegliare la categoria delle Top 5, ecco le 5 cose che mi piacerebbe scrivere ora:

  1. Un pezzo sul mais, in particolare sulle pannocchie ed il loro meraviglioso ordine, la loro precisione, la loro velocità di cresce. Passerei per concetti storici, colonizzazione, discorsi etici per arrivare infine a bellissime pannocchie che si arrostiscono sulla graticola. Poi chiuderei con foto che mostrano il loro colore, le loro forme perfette, quella sorta di alveare che la natura costruisce senza errori.
  2. La verità sul tennis: una durissima reprimenda su alcuni concetti dello sport ed in particolare sul tennis e sul nuoto. In omaggio ma non solo all’omonimo album dei Virginiana Miller
  3. Un nuovo capitolo di “Dell’utopico stato” che era un libretto che avevo cominciato a scrivere quando avevo più capelli e che un giorno non ricordo perché ho buttato via mentre ero pieno di rabbia, distruggendo tutto il lavoro. Ma tanto mi ricordo tutto.
  4. La frase “mai dire mai è una scusa del cazzo!”, bella grossa, su un muro. Ma non so ancora il colore e quindi rimando.
  5. Un racconto ambientato a Lucca che parla di me che vado in bicicletta e nel quale poi userei la foto di me che vado in bicicletta in Laos, quella col cappello ed una faccia un po’ schifata senza motivo reale.

 

P.S. Il film Alta fedeltà dal quale deriva questa categoria delle top 5 è meraviglioso. Guardatelo, inetti.

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