Smailapapà: un meraviglioso declino

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umberto smaila

Ho fatto un giro in ascensore.

Si, un su e giù al netto di prenotazioni piano. Tanto per specchiarmi un po.

Il risultato è: un taglio da rasoio a mano libera di cui mi sono accorto solo ora, un impercettibile ma per me fondamentale errore nella linea della rasatura, e, soprattutto, riflesso nello specchio, un misto fra Barbapapà ed Umberto Smaila. Continua a leggere….

Barbiere

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Sento il collo stretto.
Il blu intenso del telo mi copre da lì alle gambe.
Allacciatura alle spalle, come una camicia di forza…

Accarezzo le crine del cavallo: la superficie levigata del ferro “scolpito”, ormai scolorito da altri come me che ci hanno passato su le dita, nella speranza di distogliersi, che il tempo passasse in fretta: altri uguali a me.

E’ sabato mattina e sono un bambino.
Uno qualsiasi, con un taglio osceno di capelli, un sacco di cose non dette, sullo sfondo sfocato di una Roma anni 80: motorini, vespe, “vini ed oli”, “polli ed abbacchi”, l’officina sotto casa, il mercato di quartiere.

Mi prende il viso di forza, come fosse di ferro anche il mio collo, mi gira e rigira mentre raschia col pettine come a scavare, mentre taglia deciso ignorando quello che avevo cercato di spiegare poco prima. Quello che volevo, come immaginavo..figuriamoci …
Quanto può essere attendibile un bambino seduto sul cavallo del barbiere? Continua a leggere….


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