Difesa del pick & roll: raddoppio (blitz)

Sempre più usato il pick&roll, sempre più necessario quindi organizzare la difesa relativa.

Nelle mie squadre, giovanili over 18 e senior (tutte le categorie) ho trovato molto utile allenare ed utilizzare due opposti approcci ma in definitiva due correlate difese:

  1. Passare in quarta (vedi QUI)
  2. Blitz, ossia il raddoppio.

In entrambi i casi parliamo di pick&roll laterale

Perché possiamo concettualmente considerarli affini?

Senza dubbio per quanto deve mettere in pratica il difensore del bloccato: abbiamo più volte detto quanto sia importante una chiara e veloce comunicazione a seguito della quale variare il proprio assetto difensivo, il proprio equilibrio così da predisporre al meglio la difesa.

Il difensore del bloccante dovrà infatti annunciare chiaramente il blocco dandone la direzione: stiamo lavorando su blocchi su palla, laterali, quindi blocchi mediante i quali l’attacco, quasi sicuramente, cerca di guadagnare il centro del campo.

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Difesa sui blocchi: pick&roll, “passare in quarta”

Difesa pick&roll (passa dietro)1

Una delle scelte possibili in ambito “difesa sui blocchi“, parecchio vantaggiosa in categorie dove l’utilizzo dei pick&roll è largamente diffuso ma le percentuali realizzative non sono così alte, è quella di “passare dietro” ossia di “passare in quarta”, intendendo dire, con  queste espressioni, che il difensore del palleggiatore passerà dietro al blocco, come ultimo uomo dietro palleggiatore, bloccante e difensore del bloccante.

Elementi essenziali perché questo tipo di difesa possa funzionare: Continua a leggere

Collaborazioni difensive sui blocchi

In un sistema difensivo ben organizzato gli aspetti delle collaborazioni difensive rivestono un ruolo fondamentale affinché si riesca a mantenere un atteggiamento attivo impedendo all’attacco di eseguire i movimenti previsti che gli sarebbero vantaggiosi. Questo obiettivo è raggiungibile mantenendo una aggressività tale da negare od ostacolare le linee di passaggio ottimali. Detto obiettivo difensivo è più difficilmente perseguibile nel caso in cui gli attaccanti giochino eseguendo dei blocchi. Continua a leggere

Frustrazioni e progressi “invisibili”

La squadra è frustrata, alcuni giocatori dubbiosi, altri un po’ depressi.

Già, l’avventura, essendo tale, non ha per niente i tratti della facilità.

Lavorando sui fondamentali sono arrivato al punto di far crollare alcune certezze che molti dei giocatori avevano: convinzione di sapere palleggiare o di saper tirare: convinzione tutta loro visto che i risultati visibili ad occhio nudo e nei risultati delle scorse stagioni parlano di tutt’altro.

Alcuni esempi: un giocatore ha un tiro che lascia partire praticamente dl petto: un tiro che quando è “scoccato” con avversari veri e non con compagni di squadra, o con i ragazzi della serie D della nostra società, viene frequentemente stoppato.
Difficile, avendo 20 anni, togliere questa tara, rassicurarlo, convincerlo ad investire in un movimento, quello corretto, che gli sembrerà sempre macchinoso da digerire e poco produttivo visto gli zero canestri realizzati con il nuovo movimento da eseguire. Preciso che il suo tiro non è realmente redditizio come lui crede (diciamo circa un 30% dalla distanza 2 punti) e che quindi sostengo sia conveniente destrutturarlo per ricostruirlo.

Sono arrivati due nuovi playmaker e chi rivestiva (a mio modesto parere non proprio correttamente) quel ruolo si sente “derubato” ed insicuro avendo anche visto che negli 1 contro 1 perde spesso il possesso palla: segno che il proprio palleggio non era poi così buono e sicuro.

Ho impostato uno schema che prevede, da una partenza di “5 fuori” con due pseudo giocatori lunghi sotto canestro, dei blocchi orizzontali e la ricerca di una ricezione palla in post basso: taglio del playmaker subito dopo aver spostato la palla in ala, gioco a due con pivot ed esterno se la palla non scende in post basso: sarà proprio il post basso a salire e bloccare per gioco un pick&roll con l’ala. Continua a leggere