Traiettorie

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Esistono traiettorie perfette.

Pensate a quella di un pallone che entra in rete, magari proprio nel calcio di rigore decisivo, quello dei mondiali di calcio. Pensate ad una palla che danza sul cerchio e poi decide di entrare: pallacanestro, grida, ultimo secondo, una partita vinta.

Pensate a quella curva, penellata alla perfezione, guidando una moto su per i colli dai quali si vede quel lago. Oppure pensate semplicemente alla strada di casa: in quelle notti che avete pianto, sofferto o viaggiato, la traiettoria perfetta era quella, la strada di casa vostra.

Una delle mie traiettorie perfette è qui a Roma ed mitica, perfetta proprio perché essenziale: in pochissimi metri racchiude l’estremo il senso filosofico di una città, di un modo di vivere e ricordare.

Così potreste partire di buon mattino, il che significa , per me, non prima delle 9: potreste fare colazione al Caffè Novecento, un caffè retrò proprio nel centro di Roma: un caffè non all’italiana: dolci fatti in casa ed elaborati cappuccini uniti ad una buona scelta di the .Barberia wonderfool
Così potreste nascondervi nelle sale “francesi”, ascoltando musica francese (stereotipata) di sottofondo. Appena poco più avanti c’è Wonderfool, di cui ho già parlato: centro benessere (costoso) ed antica barberia abbinata: rasatura vecchio stile per perdere tempo facendosi coccolare fra pennelli, saponi da barba e riviste quasi gay in realtà  più interessanti e meno freak di quanto non possa sembrare ma sempre meno di quelle “da donna”.

251186_105988122828981_5280686_n“Per due punti passa una sola retta” e le traiettorie diritte non sono perfette perché ingessate, poco morbide quindi: allora ci manca il terzo punto sulla mappa, la terza tappa: Alfredo ed Ada. Trattoria vecchio stile, ormai decaduta dalla modernità, dalla morte della mitica Ada una donna che ricordo solo lì nella piccola cucina, con le mani sporche di sugo: una donna vecchia cuoca che fuori dalla sua cucina perdeva di senso e forse non esisteva affatto.

Ancora per un po’ sarà un posto mitico e per pochi esperti in grado di apprezzare le vecchie foto , la cucina semplice e saporita, i muri ricoperti di legno, le panche dove mangiare con gente estranea condividendo battute, vino rozzo della casa, che sia bianco oppure no.

3 punti, 3 tappe in appena 300 metri nel centro di Roma.

Traiettoria perfetta

LTVs_wonderfool_14 Alfredo e Ada

 

 

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