Confusione: arrivano i bulgari !

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bulgarian folk

Arrivano i Bulgari !

“Soldini, arrivano i Bulgari. Lei domani, quindi, starà con me tutto il giorno”.

E’ quel “quindi” che a mio parere ha poca logica, ma ovviamente ho risposto qualcosa come “Oh si, certamente”, mostrando a corredo una eccitazione in realtà frutto della follia che mi ha fatto pensare, senza motivo, ai viaggi.

Tutto questo, come inizio di giornata, non è rassicurante visto che la frase era in bocca al direttore generale che di lì a poco avrei scoperto che avremo un interprete bulgaro inglese e viceversa. Di Italiano, quindi, ci sarà poco o nulla se non la fretta di creare una presentazione accettabile, l’ansia di riordinare le idee con meno di 24 ore a disposizione.

Power Point e le slides animate, ecco la mia serata di oggi.
Una commissione bulgara verrà qui a confrontarsi e capire il nostro metro di valutazione e gestione di alcuni degli aiuti comunitari e nazionali. Il nostro obiettivo sarà, sarebbe, quello di fare bella figura, di mostrarci attivi e professionali: le certezze dell’amministrazione sono… IO, il “mio” software.
Il che, è tutto dire, lo ammetto…
Per fare professionalmente fronte all’emergenza lavorativa, seconda solo al dovermi svegliare prima, domattina, per radermi perfettamente  la barba rifilandola così che mi farà stupidamente sentire sicuro, ho deciso che….
La mia tecnica sarà: NESSUNA. Non preparerò nessun discorso, andrò così, allo sbaraglio controllato, col mio inglese da pseudo viaggiatore, con i miei termini semplici semplici “paneESalsiccia“, pocaSpesaTantaResa: che altro potrei fare? Preoccuparmi, prendere su il vocabolario ed impazzire progettando discorsi che poi, puntualmente non avverranno?

Lo so lo so: ma io non posso fare a meno di pensare e sperare che saranno vestiti come qui su in foto, lo stereotipo del bulgaro.

Nel frattempo la stampante in corridoio è guasta, ma il tecnico aveva affisso un cartello con scritto CUASTA e questo, ovviamente, mi disturba parecchio e non posso fare a meno di leggerlo ogni volta che passo di lì.

Roma è invasa da pseudo concerti di piccole odiose band che fanno cover di medie odiose band mentre io aspetto con ansia il concerto di Battiato e quello delle Luci della Centrale Elettrica che vedrò 2 volte (a Roma ed al Castello vicino al lago , nonViDicoDovePerchéCiSonoPochiPosti).

Stamattina  appuntamento in banca conti, investimenti, nuove vite da perseguire, tutto in un ufficio ordinato: io, lo ammetto, non ho potuto fare a meno di toccare lo scrittoio in cuoio, per tutto il tempo che il consulente ha parlato; eh, ne scrivevo anche giorni fa del resto.

I tagliandi della macchina, i lavori in giardino, le convocazioni e la partita di basket di stasera: ho pensato stanotte alle 3 che mi piacerebbe, nel discorso prepartita, parlare di rimorsi, rimpianti, opportunità. Un discorso positivo, incoraggiante, una contrapposizione fra la vita dentro e fuori dal campo. Funzionerà?

Intanto, non funziona il decoder in salone e così la poca tv che ogni tanto mi concedevo…. Ma fa nulla, perché la radio suona forte e bene e certe notti ci tiro tardi pensando alla mia musica che per ora non ho ancora con me, suonando valanghe di mp3 che però ho al seguito, collegati con cavi e connessioni dal pc alla vecchia radio: io non mollo mai.

Ho beccato una multa infame, mi hanno fermato e riconosciuto, scritto il verbale ed ora…devo scrivere ai Carabinieri che ero io che stavo guidando ma… se mi hai fermato…lo sai già, qual è il senso?

Ecco la confusione, il sentirsi come un uovo di pasqua sotto l’albero di Natale. Qui sta la velocità, la confusione, gli eventi che si intrecciano, le cose che tocca rimandare. Il telefono squilla, è lavoro, poi un giocatore che ha un esame e stasera non gioca, poi la banca, ancora?

Arrivano i bulgari ! Come fosse una guerra, un’invasione cui fare fronte.

Concentriamoci su !

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