Il tempo e gli abbracci

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abbracci stazione

 

Dove sia o che ne farò, di tutto il tempo dei Timeout che non ho chiamato, consumato, non lo so  ancora.
Non c’è tempo, e lo capisco ogni giorno; e le mattinate scorrono veloci, le notti lente: quelle sutpende e quelle orribili delle sigarette interminabili.

Così corriamo, dimentichiamo, rimandiamo. Beh, no, non è questo e non è vero: non c’è tempo. E’ una cazzata, domani è una cazzata.

Ho lasciato che mio padre morisse senza riuscire ad abbracciarlo. Io la macchina del tempo non ce l’ho ancora e così rimango qui, senza tempo, in un fermo immagine spietato, disperato. Continua a leggere….

I conti con il tempo

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campo lungo

 

Nelle mie lettere a sorpresa hai perso tante volte i minuti rubati al lavoro o quei minuti prima del sonno, sforzandoti di seguire il filo di quel discorso che pareva complicato.

Adesso abbiamo giorni veloci e confusi da digerire.

Abbiamo da fare i conti con il tempo mentre Roma pare annebbiata, forse per colpa dello smog del traffico oppure di una specie di umidità, indizio  di un inverno aspettato che non arriva mai davvero . Tutto questo mi fa pensare ad una canzone interrotta da un’orribile e stonata pubblicità trasmessa alla radio. Continua a leggere….


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