Binario 4

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A testa china, un po’ dubbiosi, tutti verso la novità. Stamattina binario 4 e qualche minuto di ritardo. A me piace perché ha il sapore di una novità buona e stimola quelle signore con i vestiti sottili, celesti a fiorellini, a far domande retoriche. Io al binario 4 non ero mai partito e ci avevo visto sempre e solo i papaveri a godersi il sole non ancora caldo di inizio estate, la mattina. Il binario 4 sta davanti a quell’affronto rabbioso, compiuto armati di spray: “l’ignoranza ve se magna”, una scritta che per me c’è ’ ancora e che invece qualche vandalo ha cancellato.

Il controllore con le occhiaie, gli studenti svogliati quanto me, i libri pronti e chiusi sulle gambe, pronti e delusi come i miei giocatori quando aspettano che li chiami per entrare in campo. 

È luglio, il caldo, il pre ferie, le ferie già iniziate di qualcuno, è mia madre che si lagna, le mie sorelle che non risolvono, sono le chiavi che ho dimenticato, i caffè che non posso prendere, le riunioni all’ora di pranzo, pesanti come la parmigiana a colazione.

Forse è pure la barba che imbianca, il sonno che non ho di notte, quel rumore di apiccicaticcio che certa gente fa camminando con quegli orribili sandali.

Ecco, è per tutto questo, e se cambi il numero defli addendi poi non ti ricordi la formula. Il risultato è l’insofferenza, esattamente  come quanto imparata la tabellina sbagliavo l’ultima moltiplicazione: “Stacci attento !” e con uno schiaffo dietro la nuca mia madre mi inviava giù in cortile.


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