Routine

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…contenuto riservato ad un pubblico adulto…
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Quesiti esistenziali: perché mangiano la pizza strappandola con le mani?

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Ed eccoci ad un altro dubbio che attanaglia la specie umana tutta….

 

Credo ci siano due inequivocabili segni di sopraggiunta anzianità:

  • interesse per i cantieri stradali (di cui al nostro precedente post)
  • mangiare la pizza strappandola dall’incarto con le mani

No, sul secodno punto non dite che dipende dalla dentatura, dentiera etc anche perché spesso la protagonsita del tutto è la pizza bianca, di suo abbastanza morbida da non far rischiare scomodi inconvenienti….

Quindi..perché gli anziani mangiano la pizza strappandola con le mani ?

 

Due conti con Monti: quanto ci costa davvero la manovra?

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E’ di qualche giorno fa la notizia e la conseguenza certezza che l’Italia ha rischiato il fallimento (il default, tanto per mischiare le carte e far sembrare tutto meno grave).

Governo di tecnici, come si dice in gergo: correre ai ripari, tasse, controlli, buoni intenti.

Il problema è però l’atteggiamento, la cultura nazionale della frode: dal giorno dopo il ventilato aumento della benzina, la benzina è davvero aumentata.

Solo successivamente se ne è avuta la certezza e solo dopo circa una settimana è stato reso pubblico il testo della manovra nelle sue varie articolazioni.
Ovviamente pochissimi si sono accorti di questo e nessuno fra carta stampata, web e tv si è degnato di notare quanto successo quantomeno con l’intento di stimolare le riflessioni.

Ma forse è vero, l’Italia ha subito la fuga dei cervelli. Il problema, diceva qualcuno, sono i corpi che sono rimasti qui !
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Andare per funghi

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Lei vi confonde ?

Siete sempre stati spigliati e vi ritrovate impacciati, con troppe parole oppure con poche?

Inadeguatezza, senso di assoluto stupore mentre lei parla, occhio pallato per una sua risata?

Lei vi chiama e messaggia spesso, poi quando pensate che la cosa stia andando e che state proprio bene sparisce senza motivo?

Continuate a chiedervi cosa avresto potuto fare, dire ?

Elaborate teorie e tattiche che puntualmente falliranno non appena vi guarderà negli occhi ?

passeggiate inutilmente in un posto dove presumete lei possa passare?

Vi ridicolizzate accampando patetiche scuse per vedrla o sentirla?

Soffrite forse di emorragia di parole o “balbettio da seno”?

Continuate a chiedervi se un culo così bello caghi veramente?

Benissimo!

Lei è la vostra nuova Loretta!

Come usa dire il Gianvi è cosa certa:  state andando per funghi !

Siete persi, raminghi nella notte, è certo che berrete molto e che siete pronti per incamminarvi lungo la via del non ritorno.

Avete già in mano il cestino che Loretta vi ha fornito, la tovaglia per il pic-nic, siete pronti ad andare, perdervi.

Succederà ancora, non combattete inutilmente.

 

 

 

Dedicare

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dedicare

 

Io ti dedico l’odore delle botteghe da calzolaio,

lo sbuffo finale del rifornimento gpl.

Io ti cedo il primo bicchiere della bottiglia di coca-cola,

ti regalo il rumore della palla da basket che rimbalza sul cerchio.

Il caldo umido delle strade deserte di Roma quanto è notte,

l’odore che si infila nel casco quando laggiù ha già piovuto,

il pulsante “on” del sinto-amplificatore,

il borbottio della Vespa che parte (quando parte).

Ti dedico l’abbraccio dei giocatori di una partita vinta, in un campionato fatto di sudore e delusione, vecchie glorie e speranze che andranno perdute;

io ti regalo gli ultimi minuti di un film, quella scena che non ricordavi, quella che speravi fosse stata girata,

l’odore del giornale appena comprato,

il rumore dell’acqua che passa a “pezzi” nei termosifoni, l’odore che rimane sulle mie dita quando la mattina verso il caffè appena pronto.

Ti dedico la sensazione di passare la sabbia nelle mani ed il godimento di pensare che quello sia il tempo che passa e che puoi lasciarlo passare, poi riprendere e ricominciare.

Io ti regalo la sensazione che ti sorprende di notte, quando hai freddo e tiri giù la maglietta sulla schiena che s’era scoperta.

Ti dedico tutte le cose che non ho il tempo di scrivere , che non ricordo, che penso a sprazzi, quando posso, mentre scendo dall’autobus, mentre ho il libro aperto e non sto leggendo, tutte quelle cose così grosse da riuscire a riempirmi,saziarmi, troppo grosse da non potermi uscire di bocca.

Io ti dedico la prossima birra.

 

 

 

 

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