Un regalo

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E’ stato il tuo compleanno e non ho trovato il tempo, il coraggio, un’idea migliore di quella di rimandare il prepararti una sorpresa, un regalo.

Ho ripensato al tuo, per il mio compleanno, a quando poi me lo hai dato, quella mattina, col nostro solito ritardo, mentre continuavamo ad inciampare, uscendo da casa mia, invasi di scatoloni, bagnati dalla poggia fredda.
E quel regalo era bello, ma preferivo quel tuo parlare del profumo del deodorante per ambienti al piccolo ingresso, quella tue frasi così stupide, usate per cambiare discorso e tirarmi un po’ su, a modo tuo.
Forse il tuo regalo era quella mattina, erano quelle tue frasi, quella tua disponibilità ad aiutarmi. Continua a leggere….

La foto padre e la foto figlio

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Questa, è quella foto.
La foto di mio padre della quale spesso ho parlato qui sul blog, l’originale dalla quale feci plastificare quella che portai con me nel viaggio a Caponord, il mio portafortuna per i viaggi in moto, stretta fra i documenti, custodita.

Prima di ogni partenza importante, ad ogni ritorno: io la rimiro.

E così quella foto, la copia plastificata, in realtà, è vera, reale ed importante almeno quanto l’originale. E’ come se ad oggi fossero due differenti originali. La differenza sta solo nel messaggio sul retro, e no, non è poco.
La foto padre, che conserva mia madre, gelosamente,  e la foto figlio, che conservo io, più gelosamente, forse. Continua a leggere….

Confusione: arrivano i bulgari !

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bulgarian folk

Arrivano i Bulgari !

“Soldini, arrivano i Bulgari. Lei domani, quindi, starà con me tutto il giorno”.

E’ quel “quindi” che a mio parere ha poca logica, ma ovviamente ho risposto qualcosa come “Oh si, certamente”, mostrando a corredo una eccitazione in realtà frutto della follia che mi ha fatto pensare, senza motivo, ai viaggi.

Tutto questo, come inizio di giornata, non è rassicurante visto che la frase era in bocca al direttore generale che di lì a poco avrei scoperto che avremo un interprete bulgaro inglese e viceversa. Di Italiano, quindi, ci sarà poco o nulla se non la fretta di creare una presentazione accettabile, l’ansia di riordinare le idee con meno di 24 ore a disposizione. Continua a leggere….

Sullo sfondo

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notte al chiosco di ponte milvio

Sullo sfondo un fiume di automobili scorreva accanto al fiume vero, il Tevere, oleoso e  silenzioso, dimagrito per la prima estate.

Quella notte del fiume in piena, a Ponte Milvio, del rumore d’acqua un po’ arrabbiata che sbatte sui piloni, era lontana.
La pioggia del pomeriggio di ieri ha rinfrescato l’aria e così nel traffico ho guidato senza accaldarmi, anche se lo slalom fra le auto è stato più faticoso del solito. Sono arrivato riscaldato dal tepore del Campari bitter e dal profumo secco del Gin. Continua a leggere….

Strenue lotte per un mondo migliore

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impegno

Battersi perché i meteorologi dicano Umbria anziché “zone interne” (cit. E.Luna): io ci giro in moto, è importante !

Capire perché a Roncobilaccio c’è maltempo, sempre, sempre.

Ristabilire l’ordine nei bar insegnando la preparazione del latte macchiato che non è  il caffèlatte e per riuscire, inoltre, a farlo preparare tiepido, che non è freddo.
Va impedito poi che il barista infili di sua volontà il cucchiaino nel bicchiere: non me ne frega nulla che il bicchiere è alto e quindi il cucchiaino lungo e quindi che sul piattino non si regge in equilibrio. Io non  uso lo zucchero e quindi il cucchiaino e, nel caso, vorrei essere io a metterlo nel bicchiere.
Nel frattempo mi limito a toglierlo e schizzare volutamente il bancone di latte: per dispetto. Continua a leggere….

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