Betulla

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Il dopobarba alla betulla mi invade all’improvviso mentre stendo la crema molto liquida sul viso appena rasato.

E’ mattina, non è presto eppure ho un sonno atavico; sono soddisfatto della mia rasatura, delle linee della mia barba. Meno del fatto che ormai è imbiancata del tutto. Non è più “sale e pepe”, ma proprio bianca, quasi del tutto. A nemmeno 44 anni.

L’odore di linfa, di albero e natura, mi fa pensare a certi posti al centro della Finlandia; la radio intanto parlotta calma e non ne capisco le parole per colpa del volume e del rumore dell’acqua corrente; così è come se fossi all’estero appunto, ascolto le notizie, poi esco lento. Mi sento bene, tutto potrebbe andare sempre così se questa società, se la cultura popolare, nazionale, se al lavoro, se tutti si comportassero coerentemente, correttamente, “sportivamente”. Questo paese, invece, è finito secondo me. Continua a leggere….

TOP 5 dei propositi per le ferie estive: dalle bozze del 2018

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  1. Giocare tanto a flipper
  2. Guardare con più attenzione i cd nei cestoni delle offerte dell’autogrill.
  3. Rileggere con più attenzione le pore della percezione di Aldus Auxlei
  4. Andare nei pochi bar e bei ristoranti rimasti aperti ad agosto a Roma per sostenerli e fargli capire che non hanno sbagliato.
  5. Andare spesso in edicola.

Fuori classifica: passare ferragosto al palo della morte.

Io sono

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Io sono
Una macchia di sporco
Una foto sfocata, un bacio di striscio.
Io sono in ogni tuo buco, dietro ogni pensiero, oltre ogni notte, fra cento canzoni.
Io sono l’occasione perduta, il lato opposto, la coda sbagliata, la cosa migliore.
Io sono il colore sfumato, la superficie scivolosa, l’odore cattivo che vuoi sempre sentire.
Io sono un cibo grasso, quella padella che ti scotta sempre le dita, io sono la schiuma del latte venuto fuori al mattino, il caffè saltato via dal cucchiaino alla tua maglia.
Io sono ogni tua mattina, ogni sera, io sono tante canzoni.
Io sono.

Anche oggi con te.

Cose che mi fanno incazzare

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Il concertone, come parola e tutti i concetti che ci stanno dietro.

Il Salento e la gente che spocchiosamente si definisce salentina, chi ci fa in vacanza dicendo che è bello ecc è bello il dialetto: ma vaffanculo!

Riso patate e cozze

I toscani che si credono simpatici solo per via del loro dialetto.

La campania

Quando alle previsioni meteo dicono “zone interne del centro” e non Umbria

Quando non c’è l’acqua in frigo
I cetrioli
Chi mangia i cetrioli

Chi non capisce che gli puzza l’alito.

Il fatto che nonostante l’oroscopo sia diverso su tutti i giornali che lo pubblicano, la gente lo legge credendoci pure.

Chi mangia cibo odoroso in luogo pubblico.

Il volume, la sveglia o la temperatura impostate su numeri dispari. Continua a leggere….

Bilanci, budget, tourbillon – Pensieri di un 31/12 ritrovati in una bozza del 2019.

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E rieccoci al bilancio, a guardare al passato quindi, a pesare, a contare, analizzare.
Forse sarebbe meglio guardare al futuro; meglio un budget allora, meglio capire dove e come investire, cosa fare in futuro.

Dice: “ma che fai, aspetta, statte fermo che ce stanno i saldi!”
Ma ai saldi non ci sono coraggio, fortuna, né punti in classifica, insomma non c’è quello che invece ci vorrebbe. 
Ci sono invece i messaggi inoltrati, gli auguri a prescindere, gli “a te e famiglia”, ci sono quelli che più che in famiglia passano le feste sui social network, ci sono gli svogliati, gli appesantiti, quelli impegnati a raccontarci qualcosa di speciale che tale non è, sono quelli spaventati da concetti tipo normale” e “comune”, ci sono gli appelli dei nutrizionisti:”non fate colazione con il pandoro”.
Ma perché, ma che voi? Ma lasciaci perde!

Allora scappo, mi allontano perché ogni anno le stesse scene, gli stessi appelli, le stesse melense false parole.
Basta con i petardi che poi mi si spaventa il cane!
Si il cane, lo stesso che ogni sera mi piscia imperterrito sulle gomme della macchina. Continua a leggere….

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