E’ venerdì, cammino per le strade di Roma ed incontro unmendicante che in una mano regge un cartello con scritto “aiuto, ho fame” e nell’altra un pezzo di pizza già morso da lui stesso…
Poco più avanti incrocio una signora che spinge un passeggino vuoto; cammina e continua a parlare al telefono del nipote che dorme. L’ignaro interlocutore immaginava di certo una scena normalissima, io invece mi chiedo ancora DOVE, il nipote stesse dormendo… Continua a leggere….
A Roma piove da un paio di giorni e da un paio di giorni sono ricominciate le scuole. Un mix che definire esplosivo è riduttivo visto che qui pare guidino i bambini. senza scuole zero traffico, con scuole aperte blocco totale: equazione presto fatta.
Aggiungendoci il fatto che i romani sono come lumache nel senso che escono solo quando piove il delirio si è impossessato della capitale.
Nell’ipnosi del rumore ritmato e nel movimento del ventilatore non trovo la via del sonno.
Domattina partiremo per Agra ( la mattina del 6) diretti al maestoso Taji Mahal. Sento che dentro qualcosa è cominciato, sento l’urgenza di scrivere e metabolizzare sento che il viaggio è maturato ed ha lasciato fermentare, come in ogni altro viaggio in grado di segnarmi, la voglia di rientrare in casa.
No, non per la ricerca di routine ma per la necessità di digerire quanto visto e vissuto. Mi accade in ogni viaggio, stavolta forse un prima del solito visto che 2 settimane sono una misura che credevo piccina per assaggiare il sub continente indiano.
Udaipur è la nostra ultima tappa del tour del Rajasthan anche se di fatto ne è fuori e ci permette di concludere il tour nella maniera migliore visto che si presenta, seppure sotto la pioggia, pittoresca (sulle rive di un lago) e piuttosto tranquilla.
Qui le persone non mettono pressione nei negozi e non chiedono ossessivamente mance ne offrono con altrettanta insistenza servizi, taxi, tuk tuk e quanto altro nessuno ha in realtà chiesto loro.
Finalmente è possibile camminare senza troppo traffico, cercare autonomamente, se lo vogliamo, una corsa in tuk tuk, riflettere su cosa eventualmente comperare.
Nel suo libro del 1994 “Pale Blue Dot” Carl Sagan commenta così la fotografia:
«Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai…
Facciamo un passo indietro. Il 5 settembre 1977 vengono lanciate da Cape Canaveral le sonda gemelle Voyager 1 e 2 con una vita prevista di tre anni, fino all’incontro con le lune di Saturno. In realtà la missione dura molto di più e, nel 1990, dopo anni di discussioni,…
È il primo maggio 1990. Mentre in Italia ci stiamo preparando ai mondiali di calcio di Baggio e Schillaci, la rete di antenne radio della NASA riceve dalla sonda Voyager 1 una serie di fotografie scattate tre mesi prima e non previste dal programma della missione. Una di queste,…